Antartide (1988): una nave deve sfuggire alla morsa dei ghiacci per raggiungere la Baia Terra Nova. La rompighiaccio italiana Laura Bassi segue nel 2023 la stessa rotta e arriva al punto più a sud del pianeta mai raggiunto da una nave.
«Abbiamo deciso di raccontare la storia di questo viaggio ai limiti dell’estremo utilizzando materiale di archivio, che costituisce lo scheletro del film. L’utilizzo di due tipi diversi di materiale ci ha permesso di sperimentare con vari formati e suoni, amplificando gli aspetti visivi e sonori grazie ai quali possiamo offrire allo spettatore un’esperienza profondamente emotiva in un luogo remoto, pericoloso e ancora poco esplorato. Vogliamo far toccare con mano allo spettatore il concetto di “tensione evolutiva” intrinseca al viaggio e alla sua rotta. Abbiamo mantenuto al centro di questa impresa epica l’impossibilità del dominare la natura.
Abbiamo curato attentamente l’aspetto sonoro e visivo per immergere la stanza e il singolo spettatore in una “simulazione”, in modo da farlo sentire a bordo con l’equipaggio durante i momenti più critici. Si è scelto di utilizzare una telecamera Handycam degli anni ‘90 per abbattere il più possibile la distanza tra i due periodi storici distinti, 1988 e 2023. Tale approccio permette alla narrazione di spostarsi sulle comunicazioni radio, facendo sentire lo spettatore come se fosse all’interno di un’astronave. L’obiettivo dell’intero processo è riportare l’essere umano a uno stato primordiale di scoperta, resistenza e paura.»
– Lorenzo Pallotta