Alla fine degli anni ’60, l’artista argentino Leandro Katz si unì al Theatre of the Ridiculous, un’eccentrica compagnia legata alla scena queer underground di New York. Tra il 1970 e il 1976 scattò fotografie, si occupò delle luci e realizzò film sperimentali. Oggi, dal suo buio appartamento a Buenos Aires, Katz rivisita i suoi materiali: immagini di chi non c’è più, documenti fotografici, diapositive, negativi, film e video. Questo saggio cinematografico si muove tra archivi, testimonianze e spettri del passato che interrogano il presente, intrecciando i materiali per avvicinarsi, almeno per alcuni istanti, a quel passato mitico, e porre interrogativi sul tempo, l’arte, la sessualità, la morte e il cinema.