Durante la mia infanzia ho vissuto eventi traumatici, ho subito abusi che hanno influenzato per sempre la persona che sono. Ripenso spesso a quei momenti del passato, cercando di comprenderne il significato, per poter continuare a vivere. Oggi sono in grado di svelare questa storia e desidero raccontarla. Ma non ho alcuna foto della mia infanzia, né della mia famiglia. Sono state tutte perse o distrutte. Ho deciso così di raccontare la mia storia, ma prendendo in prestito i ricordi di altri.
Paese
FranciaAnno
2024Durata
76'
Categoria
DocumentarioSceneggiatura
Pierre PrimetensMontaggio
Nicolas BancilhonMontaggio e mixaggio del suono
N’Dembo ZiavoulaProduzione
Gaëlle Jones, Perspective Films & Lætitia Mikles, Night LightDistribuzione
Perspective FilmsSinossi
Biografia
Nato da madre portoghese e padre francese, dopo aver studiato arte e cinema Pierre Primetens ha intrapreso una serie di progetti, tra cui una trilogia autobiografica: A Trip to Portugal, Holidays in Mauritius e Against You. Il suo film The Festival of the Boys approfondisce i riti di passaggio dei giovani ragazzi nel nord del Portogallo. Il suo lavoro è stato presentato a festival francesi e internazionali, tra cui Clermont-Ferrand, Doclisboa e Premiers Plans. Il suo ultimo film, La photo retrouvée, è stato presentato in anteprima agli États Généraux du Film Documentaire di Lussas.
Dichiarazione
Come posso raccontare il mio passato senza archivi, senza ricordi?
Tutto è cominciato da una fotografia trovata per caso: l’immagine del matrimonio di mia madre, il punto da cui tutto ha inizio. Mia madre, portoghese, aveva sposato un uomo che non aveva mai incontrato prima. Anche lui era portoghese, ma già emigrato in Francia.
In seguito si separarono, e lei conobbe mio padre, che era francese. Non avendo immagini della mia infanzia e conservando pochi ricordi personali, ho dovuto affidarmi ai racconti familiari e prendere in prestito le immagini degli altri per poter ricordare. Così è nata l’idea del film: la mia storia prende forma a partire da una foto ritrovata e si costruisce attraverso le immagini e le memorie altrui.
In questo incrocio di luoghi ed epoche — dagli anni Venti agli anni Novanta — esploro le strutture familiari e le molteplici espressioni del patriarcato. Il mio approccio assume quasi una dimensione antropologica, senza però rinunciare all’intensità emotiva di una ricerca intima: quella di una madre cancellata dalla storia familiare.
— Pierre Primetens
Materiali d’archivio
Mi sono concentrato principalmente su due raccolte di filmati amatoriali. Per prima, quella della regione francese Centre-Val de Loire, durante una residenza. Contiene 1.700 ore digitalizzate. Le ho guardate tutte in avanti veloce: mi ci è voluto un mese. Ogni volta che un dettaglio attirava la mia attenzione, o notavo un elemento legato a un’idea o intuizione specifica, lo mettevo da parte. Alla fine ho selezionato circa 1.000 file. In seguito, durante un altro soggiorno allo Chalet Mauriac, ho esplorato gli archivi Mémoire filmique della Cinémathèque della Nuova Aquitania.
Proiezioni
Extra