Per due decenni i cinefili di New York hanno avuto accesso a film rari ed esoterici grazie a Kim’s Video. Originariamente gestito da Yongman Kim all’interno della sua attività di lavaggio a secco, il franchising ha accumulato 55.000 titoli a noleggio. Nel 2008 Kim si è offerto di cedere la sua collezione a condizione che rimanesse intatta e Salemi, in Sicilia, divenne la sede dell’archivio, sparito però dopo la perdita dell’iniziale pubblicità. Il regista attribuisce a Kim’s Video il merito della sua formazione cinematografica: con i fantasmi del cinema del passato come guida, egli si è imbarcato in una ricerca donchisciottesca per scoprire cosa è successo alla leggendaria collezione.
«Un sabato pomeriggio il mio compagno David è uscito di casa per noleggiare un film da Kim’s Video ed è tornato sei anni dopo con la VHS sbagliata! Gli ho detto di prendere un film No Wave degli anni ’80 e lui ha portato a casa un reality — David Redmon prosegue, incanalando Jean-Luc Godard — Il problema di seguire il mio desiderio di noleggiare una VHS è che ho confuso il cinema con la vita; per me la vita è solo una parte dei film… Viva Kim’s!»