In transito – 5 movimenti per
Patrizia Vicinelli

In transito - 5 movimenti per
Patrizia Vicinelli
Patrizia Vicinelli
dal 27 ottobre  al 7 novembre | su mymovies

È la fine del 1966 quando Patrizia Vicinelli (Bologna, 1943 – 1991) pubblica la sua  prima raccolta di poesia visiva e sonora, à, a. A,. Sono gli anni delle neovanguardie  e del Gruppo 63, che incontra grazie a Emilio Villa – «amico re», lo chiamerà più tardi –  voce eretica e in bilico tra le arti.  

 

In uno sguardo che fin da subito eccede i contorni della parola scritta, Vicinelli  frequenta, negli stessi anni, l’ambiente del teatro e del cinema sperimentale. Insieme  ad Alberto Grifi partecipa ai laboratori di Aldo Braibanti, intellettuale scomodo e  visionario con cui esplora i confini di un linguaggio pre-verbale immerso in una visione  non antropocentrica e radicata nella memoria della «costa dei millenni», un mondo  passato che affiora e persiste nel presente.  

 

Dopo la cesura della latitanza, da cui scaturisce il suo capolavoro verbovisivo  Apotheosys of schizoid woman (1969-70) – «nel visivo c’è la parte acuminata della  scrittura», sosteneva – Vicinelli entra negli anni Settanta in un nomadismo geografico  ed esistenziale condiviso con Gianni Castagnoli, con cui collabora ad alcuni film. Inizia  allora ad elaborare con grande lucidità una poetica e un’etica della viandanza per un  soggetto che cerca nel transito e nella metamorfosi il passo di un’esistenza percorsa  negli attriti di una «strada impraticabile». È sul mito dell’erranza che Vicinelli basa  buona parte delle sue opere letterarie e performative nell’ultimo decennio di attività,  tra cui i poemi epici Non sempre ricordano (1985) e I fondamenti dell’essere (pubblicato  postumo). Tra le sue ultime ricerche performative, l’incontro con la musica di Paolo  Fresu nello spettacolo Majakovskij il tredicesimo apostolo (1989).  

 

Ai margini e al tempo stesso al cuore pulsante del proprio presente, Vicinelli ha messo a rischio tutto, vivendo senza tregua l’utopia della poesia totale e immergendosi in un intreccio tra arte e vita fino all’ultimo respiro. Militante, libera, spericolata, la sua poesia ha ancora la forza per vibrare e scuote il nostro tempo.

 

Giulia Simi

 


 

In transito – 5 movimenti  per Patrizia Vicinelli 

Paolo Fresu – tromba, filicorno, effetti, live electronics.

Patrizia Vicinelli – parole, immagini, voce.

 

  1. Seven poems, 1966-1978  

Futura: poesia sonora – Cramps Records,  1978.  

Poesie visuali da à, a. A,  

Lerici poesia, 1966.  

 

  1. Ritratti  

Scatti realizzati da Alberto Grifi.  Anni Sessanta. 

 

  1. Apotheosys of schizoid woman

 Diapositive a colori da taccuino perduto,  1969-70.  

 

  1. Non sempre ricordano, 1987 

Video-performance dal poema omonimo.  Regia: Gianni Castagnoli.  

 

  1. Patrizia – close-up  

Pellicola Super8, inedita. 1975.  Riprese: Gianni Castagnoli.

Paolo Fresu

tromba, filicorno, effetti, live electronics.

Patrizia Vicinelli

parole, immagini, voce.

Una produzione

Kiné (Claudio Giapponesi) e Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia (Paolo Simoni)

A cura di

Giulia Simi