Bye Bye Now

Bye Bye Now
Salutando il cameraman, i soggetti, attraverso questo stesso gesto, forniscono a un futuro spettatore il riconoscimento di un costante addio a un momento fugace. Tuttavia, quando il film viene proiettato e si vede il gesto catturato, è come se i soggetti salutassero di nuovo dal passato. Questo film è un omaggio al padre dell’artista, l’uomo dietro la macchina da presa di questi archivi personali di famiglia.
“BYE BYE NOW è crudele. Un film traumatizzato dal tempo, che è il tempo che passa e tutto ciò che lo abita. I film fanno leva su questo, il loro unico scopo è ridurre i vivi a testimoni scioccati di coloro che annegano sotto i loro occhi. I bambini sono inconsapevoli, non vedono né sospettano l’onda che li travolge. Le star del cinema almeno sanno quello che fanno e chiedono soldi per morire davanti alla telecamera “oggettiva” (certamente invecchiando di film in film). “Movie shots”, che espressione. Questo ti dice che qualcuno ha capito che cosa stessero combinando già agli albori del cinema. Cara Louise, questa è la mia opinione sul tuo lavoro immacolato.” – Ken Jacobs
Biografia del regista:
Louise Bourque è una regista franco-canadese di origine acadiana che si è trasferita a Montreal dopo 25 anni di assenza, venti dei quali trascorsi negli Stati Uniti dove ha realizzato film e insegnato cinema. Nel corso degli anni, i suoi film sono stati proiettati in una cinquantina di Paesi nei cinque continenti. Bourque ha ricevuto numerosi premi e onorificenze per il suo lavoro ed è stata beneficiaria di molte borse di studio prestigiose.