“Il progetto Archivio Aperto nasce con la finalità di proseguire l’attività inaugurata dalla Giornata mondiale per il patrimonio audiovisivo dello scorso anno, il 27 ottobre 2007”.
Il programma delle giornate della prima edizione di Archivio Apero si concentra sulle immagini di Bologna, la città, il territorio nel corso dei decenni fino all’inizio degli anni Ottanta, in particolare attraverso le pellicole del cineamatore Angelo Marzadori. Un’insieme di poetiche cronace sulla città, la sua storia e coloro che la abitano.
L’associazione Home Movies presenta i risultati del lungo lavoro di restituzione della memoria privata alla collettività. Il programma ricco e articolato (tra proiezioni, sonorizzazioni, installazioni, incontri e workshop) è dedicato al filmmaker bolognese Mauro Mingardi e al suo cinema indipendente, unico e ribelle.
Nella seconda edizone, alla visita guidata dell’archivio e alle consuete priezioni dei film amatoriali locali, si aggiunge una selezione made in USA di pellicole, tra i quali un inedito e divertente film di famiglia di Alfred Hitchcock del 1934. L’esposizione Sguardi femminili è invece dedicata a fotogrammi e sequenze filmiche di donne, davanti e dietro la cinepresa.
L‘Archivio Nazionale del Film di Famigia riceve nel 2010 “la comunicazione di avvio del procedimento di dichiarazione di interesse storico particolarmente importante” da parte del MIBAC, sinonimo del riconoscimento ufficiale del patrimonio filmico familiare e amatoriale italiano.
Giunta alla sua terza edizione Archivio Aperto inaugura il percorso sulla pratica del film-diario e lo fa con uno dei suoi padri, Jonas Mekas. Tornano le pellicole hollywoodiane e anche quelle degli italiani emigrati in America. Infine, l’appuntamento dedicato ai film medici degli anni Venti di Vincenzo Neri.
La quarta edizone di Archivio Aperto assume nuove forme e dimensioni, con il coinvolgimento di nuovi partner internazionali. Un piccolo festival che unisce verie forme, tra film di famiglia, installazioni, pellicole sperimentali e underground.
Tra gli appuntamenti, gli inediti e visionari film-diari di Pierre Clémenti, l’omaggio a Mauro Mingardi, il Live Cinema di Helga Fanderl e infine una rarità assoluta: la pellicola 16mm originale, per la prima volta proiettata integralmente, di un’intervista durante il Bed-In di John Lennon e Yoko Ono nel 1969.
La quinta edizione di Archivio Aperto coincide con il decennale dell’attività di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia. Proprio per questa ragione, nel 2012, le iniziative assumono una rilevanza e una durata particolari.
Nel ricco programma, l’anteprima assoluta di alcuni 8mm di Gianni Toti e Marinka Dallos, realizzati in America Latina negli anni ’60. Si rinnova la collaborazione con l’Academy Film Archive, con una nuova selezione di home movies hollywoodiani e prosegue l’indagine internazionale sulla forma del film-diario con l’omaggio a Ed Pincus.
Archivio Aperto dedica la VI edizione a Giampaolo Bernagozzi (1926- 1986), figura chiave del documentario italiano, con una riscoperta dei suoi film in 16mm e 8mm su temi di attualità in un frangente drammatico della storia nazionale, gli anni ‘70. Tra i protagonisti della rassegna i Live Cinema, realizzati in collaborazione con importanti artisti tra cui Trees of Mint, il Confusional Quartet e Roberto Paci Dalò con la performance Ye Shanghai. Infine, l’incursione nel cinema autobiografico si rinnova quest’anno con l’omaggio al grande documentarista americano Ross McElwee.
La VII edizione amplia il proprio sguardo attraverso due omaggi, uno dedicato al cinema di Massimo Bacigalupo e uno alla poliedrica produzione visiva di Jaap Pieters, per la prima volta in Italia. Tra i protagonisti della rassegna anche il cinema amatoriale polacco ai tempi del comunismo con il progetto di Neil Cimmings e Marysia Lewandowska, Enthusiast Archive.
Per tutta la durata di AA 2014 sarà visibile in rete SPOOL, la pionieristica serie di Diego Marcon, realizzata con archivi video amatoriali: tale produzione artistica si inserisce in un progetto più ampio, ovvero il recupero dei nastri video analogici, campo nel quale Home Movies muove i primi passi.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Le immagini d’archivio nel tempo cambiano il loro valore, permettendoci letture nuove del passato e, quindi, di noi stessi.
Sotto il segno dei 50 anni del Super8, l’VIII edizione di Archivio Aperto si apre con un’anteprima mondiale, il film collettivo 14 Reels. Seguono l’inedita Bologna underground degli anni ’80 e ’90 con La voglia giovane, gli omaggi a Giovanni Brebbia, al suo sorprendente archivio e alle opere dell’artista svizzero Hannes Schubach. Ad arricchire il programma, la riscoperta del documentario Guerra Nostra e numerosi intallazioni.
Guardare al futuro attraverso gli occhi del passato. Questo il filo rosso della IX edizione di Archivio Aperto.
Parte del programma è dedicato all’archeologia audiovisiva di Bologna con il progetto Invisibol, tra incontri, proiezioni con sonorizzazioni dal vivo e installazioni attorno alle immagini di Luciano Osti. La ricerca sul cinema d’artista si arricchisce con le opere di Nato Frascà, Tonino De Bernardi, Jasper Rigole e Philippe Leonard/This Quiet Army. Infine, l’autentica scoperta del cinema crudele di Patrizia Vincinelli.
Dieci anni di Archivio Aperto. Qualcuno ha detto che Home Movies è la “discarica” della Storia, è vero ed è un complimento; qualcun altro ha sostenuto che è invece la “ricarica” della Storia, ed è parimenti vero.
La X edizione è un viaggio in automobile tra i filmati amatoriali del paesaggio italiano, ma anche un viaggio nella storia internazioniale e nei formati visivi: dal cinebox allo scopitone, alle “immagini lunghe” di Ugo Locatelli, alla Jugoslavia degli anni ’60 e ’70 immortalata dagli 8mm di Slobodan Fazlagic fino agli incontri e alle proiezioni sul cinema sperimentale italiano.
L’omaggio di Archivio Aperto 2017 va a un ospite speciale, Gustav Deutsch, maestro internazionale del found-footage e del riuso degli home movies.
Le immagini del fotografo e filmmaker Lou Dematteis si alternano a quelle leggendarie di Rick Prelinger e del suo archivio, immenso ritratto dell’America del secolo scorso. L’undicesima edizione di Archivio Aperto presenta un programma molto eterogeneo: tra le lezioni sul cine-lessico familiare del Professor Olivo e le animazioni moderniste, torna la scena radicale bolognese di inizio anni Novanta.
Il festival si chiude con la presentazione della sezione Art & Experimnetal film, dedicata al cinema italiano d’artista degli anni ’70 e ’80.
La XII edizione di Archivio Aperto si apre con l’omaggio a Jonas Mekas, scomparso il 26 gennaio 2019, padrino del New American Cinema e teorico dell’home movie come forma d’arte.
L’esplorazione del cine-diario prosegue con gli appuntamenti dedicati alla produzione artistica del cineasta belga Boris Lehman. La sezione Art & Experimental Film segue gli sguardi della sperimentazione al femminile con le opere di Marinella Pirelli e Valentina Berardinone: al suo interno anche il restauro di Cartoline dall’America di Massimo Bacigalupo, volto ad accompaganre una serie di proiezione di filmati inediti di italianamericans newyorkesi.
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